SERVO DI DIO MONS. AUGUSTO BERTAZZONI (1876-1972)

SERVO DI DIO MONS. AUGUSTO BERTAZZONI (1876-1972)

Fu un vero “Pastore secondo il cuore di Dio” mons. Augusto Bertazzoni, Servo di Dio, mantovano di Polesine di Pegognaga dov’e­ra nato il 10 gennaio del 1876. Era stato ordinato sacerdote il 25 febbraio del 1899 e parroco di S. Benedetto Po dal 1903 al 1930. Il cardinale Sarto, Pio X, era stato suo vescovo.

Da piccolo aveva frequentato a Torino le scuole di Don Bosco e per lui aveva offerto la vita, insieme col suo compagno ed amico Luigi Orione ed altri. Fu chiamato al ministero episcopale a Potenza e Marsico da Pio XI nel 1930. La sede era vacante da cinque anni, le con­dizioni di clero e popolo bisognose di un vescovo aperto e generoso. Egli mise mano, prudentemente ma decisamente, all’aratro e fece del­l’immagine del “buon pastore”e delle parole di Gesù: “Jugum meum suave” il suo programma episcopale, al quale rimase fedelissimo fino alla morte.

Consacrato il 15 agosto 1930, entrò a Potenza il 29 ottobre 1930 ed a Potenza rimase fino al 30 agosto 1972, quando morì “come un patriar­ca”, all’età di 96 anni circondato e pianto dall’affetto riconoscente di tutti i lucani dalla venerazione dei vescovi confratelli, dalla preziosa eredità di centinaia di sacerdoti da lui ordinati in 36 anni di episcopato.

Nella Lucania cominciò ad operare per una seria e capillare cate­chesi, per la purificazione della religiosità popolare, per la preparazio­ne di un clero giovane educato nei nuovi seminari regionali di Potenza e di Salerno, per la promozione delle vocazioni e di un laicato impe­gnato. Compì nel suo lungo ministero episcopale ben sette visite pasto­rali, percorrendo le impervie contrade montane a dorso di mulo, scese nei tuguri dei poveri, assistette anziani ed orfani nelle case di riposo ed i malati nell’ospedale cittadino.

Promosse numerose missioni a Potenza e nei paesi, volle che fos­sero celebrati congressi mariani per questa gente particolarmente devota della Madonna, ed eucaristici, fino al grande primo congresso eucaristico interdiocesano del 1951. Grande appassionato promotore del laicato e dell’Azione Cattolica, amò e si circondò di giovani che fece crescere nella pietà e nell’esercizio dell’apostolato attivo nelle contrade della diocesi, aprì nel corso degli anni scuole di teologia per i laici e di formazione all’impegno sociale e della carità.

La seconda guerra mondiale lo colpì duramente, ma non lo fiaccò: distrutta la casa e danneggiata la cattedrale nei bombardamenti del set­tembre 1943, riprese il cammino promovendo opere di carità e di rina­scita sociale e materiale, sostenendo i giovani impegnati in politica, promovendo e appoggiando vocazioni. Fu padre conciliare del Vaticano II con assidua fedeltà, umiltà ed amore per la Chiesa. Carico di anni e di meriti, dopo 36 anni lasciava il governo della diocesi nel 1966 e si ritirava in preghiera in una casa nei pressi della cattedrale.

Accettò infine la croce della sofferenza e della grave dolorosa malattia che lo condusse alla morte alle prime luci del 30 agosto 1972, a Potenza: volle rimanere “tra i suoi figli”.

CEB – Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo – 2006