POTENZA IN PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI

Una chiesa di Sant’Anna gremita di cristiani ha visto la celebrazione comunitaria di uno dei momenti più significativi della ‘Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani’. L’appuntamento è frutto dell’impegno delle chiese potentine che aderiscono al movimento ecumenico e per favorire l’incontro fraterno e la comunione dei cristiani. Sull’altare principale del tempio che si affaccia su viale Dante erano presenti insieme l’arcivescovo di Potenza, monsignor Agostino Superbo e i rappresentanti della chiesa ortodossa romena, la chiesa evangelica ‘Opera nuova’, la chiesa cristiana ‘Avventisti del settimo giorno’ e l’Esercito della salvezza’, tutti con un medesimo obiettivo: facilitare le relazioni tra i responsabili delle comunità evangeliche per una lettura comune dei documenti ufficiali dell’ecumenismo, per un impegno comune di carità verso i poveri.  L’incontro di preghiera ha seguito le indicazioni contenute in un apposito sussidio redatto dalle comunità cristiane del Canada, sul tema ‘Cristo non può essere diviso’. Nel corso dell’omelia monsignor Superbo ha ricordato che “la divisione dei cristiani è uno scandalo per i  non-credenti e una sofferenza per i credenti e per il cuore di Cristo, come ci ricorda papa Francesco. Perché tanti secoli di divisioni? Forse la ricerca di chi sia il più grande tra gli uomini e non chi fosse il ‘piccolo’. La corsa al primo posto divide, quella all’ultimo unisce. Accogliere i piccoli, aprendo il cuore, le braccia e la mente che rappresentano Cristo, perché portano il suo nome in mezzo in noi. Ringraziamo anche lo Spirito Santo che ci ha portato qui e ha fatto sì che la preghiera che è un suo dono che raggiunge le nostre menti e i nostri cuori. Chiediamo al Signore di camminare tutti su questa strada chiesta e amata da Lui e indicata dal Padre. Non possiamo interpretare i sogni di Gesù, – ha concluso l’arcivescovo – ma siamo convinti che vuole vederci tutti insieme lodare Dio e servire i fratelli donando anche noi la vita per gli altri, come Lui ci ha insegnato a fare”.