Domani 29 giugno , in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, il Papa conferirà il Pallio a tutti gli arcivescovi Metropoliti nominati nell’ultimo anno, tra cui mons. Davide Carbonaro, Arcivescovo di Potenza-Muro Lucano e Marsico Nuovo e Metropolita della provincia ecclesiastica della Basilicata.
La consegna di questo particolare paramento liturgico avverrà nel corso delle concelebrazione con tutti i nuovi Metropoliti nella Basilica di San Pietro alle h.9.30 che sarà presieduta dal Papa. Riceveranno domani il pallio oltre a mons. Carbonaro , anche mons. Riccardo Lamba di Udine , mons. Gherardo Gambelli di Firenze, mons. Biagio Colaianni Campobasso-Boiano, mons. Giorgio Ferretti Foggia-Bovino.
Il pallio è un paramento liturgico costituito da una striscia di stoffa di lana bianca, larga alcuni centimetri, che simboleggia da un lato il particolare legame col Papa e dall’altro la giurisdizione da parte del Metropolita sulle altre diocesi della stessa provincia ecclesiastiche che vengono per questo definite “suffraganee”, in qualche modo cioè dipendenti. In Basilicata esiste una sola provincia, il cui Metropolita è l’ Arcivescovo di Potenza-Muto Lucano e Marsico Nuovo.
Prima della consegna , i Pallii, la vigilia della festività dei santi Pietro e Paolo vengono riposti in una cassetta d’argento e portati presso l’altare della Confessione della Basilica di San Pietro. In Passato venivano imposti direttamente dal Papa, al termine della concelebrazione; dal 2015 invece il rito è cambiato , e vengono, il giorno di san Pietro e Paolo solo “consegnati” dal Santo Padre. Francesco ha voluto infatti che ad imporre fisicamente il pallio ad ogni nuovo Metropolita fosse il rappresentante pontificio di ogni singolo Paese e questo per favorire la partecipazione liturgica alla cerimonia sia del popolo di Dio che di tutti i vescovi suffraganei della provincia ecclesiastica. A mons. Carbonaro il Pallio sarà imposto in Cattedrale a Potenza il 30 ottobre, ricorrenza liturgica di san Gerardo , dal Nunzio Apostolico in Italia, mons. Petar Rajic.
Il compito del Metropolita, precisa il diritto canonico , è quello di presiedere la provincia ecclesiastica, per promuovere una azione pastorale comune e favorire i rapporti tra i vescovi diocesani. Il Direttorio della Congregazione dei Vescovi “Apostoloruim successores” del 2004 considera tra l’altro il Metropolita “ in una certa misura il fratello maggiore dei vescovi suffraganei”